La famiglia Sciuridae comprende diverse specie di scoiattolo che differiscono per aspetto e dimensioni. Scoiattoli di terra, scoiattoli volanti e altre varietà sono diffuse quasi in tutto il mondo. Approfondiamo caratteristiche, abitudini e curiosità su questo simpatico e agile mammifero.
IN BREVE
Indice
LA FAMIGLIA SCIURIDAE
Con il termine scoiattolo si indicano ben 285 specie divise in 58 sottofamiglie della famiglia Sciuridae. Questa è una famiglia che comprende roditori di piccole dimensioni discendenti dallo stesso antenato vissuto nell’Eocene (30-40 milioni di anni fa).
La famiglia degli scoiattoli comprende scoiattoli degli alberi , scoiattoli “da terra”, marmotte, scoiattoli “volanti” e i così detti “cani della prateria” (una varietà tipica del Nord America). Gli scoiattoli sono originari delle Americhe, dell’Eurasia e dell’Africa e sono stati introdotti dagli umani in Australia. A differenza delle marmotte che appartengono agli Sciuridae, castori e ghiri non appartengono alla stessa famiglia ma sono molto vicini da un punto di vista evolutivo.
LO SCOIATTOLO: CARATTERISTICHE FISICHE E HABITAT
In generale lo scoiattolo ha un corpo sottile (escluse le marmotte) ed è dotato di piccole orecchie, grandi occhi e un a foltissima coda. Quest’ultima può addirittura raggiungere quasi l’intera lunghezza del loro corpo. La sua morbida e calda pelliccia lo ripara dal freddo ed ha un colore variabile a seconda della specie. Per quanto riguarda le dimensioni ed il peso, anche in questo caso variano a seconda della specie. Ad esempio lo scoiattolo pigmeo minore ha un peso che oscilla tra i 12 ed i 16 g con una lunghezza di 14 cm. In opposizione, lo scoiattolo volante gigante del Bhutan può arrivare fino ad una lunghezza di 1,27 m. Il record per quanto riguarda il peso invece spetta alle marmotte, che possono arrivare a pesare anche più di 8 kg.
Per quanto riguarda l’aspetto anatomico, nella maggior parte delle specie di scoiattoli, gli arti posteriori sono più lunghi degli arti anteriori. Le zampe, provviste di un pollice spesso mal sviluppato, hanno dei cuscinetti morbidi sulla parte inferiore e degli artigli molto affilati che usano per arrampicarsi. Inoltre, grazie alle loro caviglie molto snodabili (possono ruotare di 180°), riescono a invertire la direzione del loro movimento durante l’arrampicata. Lo scoiattolo, grazie ai suoi grandi occhi, ha un visione molto ampia dell’interno in cui si trova e ciò è fondamentale sia per muoversi rapidamente tra gli alberi. Gli scoiattoli sono essenzialmente erbivori e si nutrono prevalentemente di semi, anche se non è improbabile che mangino piccoli insetti (ed in rari casi piccoli vertebrati). In quanto roditori quindi, gli scoiattoli hanno grandi incisivi per poter rosicchiare e sgusciare i semi di cui si nutrono. Inoltre posseggono grandi denti a livello delle guance per poter macinare con facilità. Entrambe queste tipologie di denti tendono a crescere con l’età dello scoiattolo.
Gli scoiattoli sono presenti naturalmente nella maggior parte delle aree europee, americane ed asiatiche, mentre sembra che in Australia siano stati importati dall’uomo. Vivono quindi in foreste pluviali, tropicali e deserti semi-aridi; al contrario non sono presenti in climi estremi, come le regioni polari o i deserti aridi.
COMPORTAMENTO DELLO SCOIATTOLO
Mediamente uno scoiattolo può vivere dai 5 ai 10 anni anche se alcune specie, in cattività, riescono ad arrivare fino a 20 anni. In natura invece, spesso accede che molti cuccioli appena nati muoiano prematuramente. Ciò può accedere o a causa della caduta dal nido sull’albero o dell’abbandono da parte della madre. In quest’ultimo caso è stato visto che il piccolo può essere abbandonato se la madre consta che la temperatura corporea non sia corretta.
Per quanto riguarda il loro accoppiamento, gli scoiattoli generalmente si riproducono massimo due volte all’anno e la femmina ha un periodo di gestazione di circa 6 settimane. I cuccioli nascono senza pelo, denti, privi di vista ed il loro numero varia a seconda della specie. La madre si occupa di loro nutrendoli fino allo svezzamento (dopo circa 10 settimane di vita), mentre raggiungono la maturità sessuale solo dopo un anno. Solitamente lo scoiattolo vive e in colonie e nelle ore diurne, mentre alcune specie che vivono negli alberi, sono più solitarie. Fanno eccezione alcune specie di scoiattoli volanti, che sono attivi durante la notte.
Durante la primavere, momento in cui i semi stanno germinando e non sono disponibili in grandi quantità, lo scoiattolo cerca di variare il suo regime alimentare. Ad esempio, come fonte nutritiva saranno utilizzare altre parti delle piante, frutta, verdura e funghi. In condizioni estreme è stato anche visto che alcune specie si nutrono di carne: piccoli uccelli, serpenti, roditori più piccoli e le loro uova sono visti come fonte di cibo alternativa. Infine, alcune specie tropicali di scoiattolo hanno convertito la classica dieta a base di seme ad una ricca di insetti.
DIVERSE TIPOLOGIE DI SCOIATTOLO
Come abbiamo visto prima, gli scoiattoli racchiudono ben 285 specie differenti, raggruppate in 58 sottofamiglie. Alcune sono originarie e tipiche di certe regioni geografiche mentre altre, anche attraverso l’importazione da parte dell’uomo, sono più ubiquitarie.
Lo scoiattolo volante
Gli scoiattoli volanti non comprendono solamente membri della famiglia dei Sciuridae, ma anche specie di altre famiglie tassonomiche che posseggono un patagio. Il patagio è una membrana che collega arti anteriori e posteriori e permette di compiere effettuare lunghi salti in planata. Con il termine scoiattolo volante vengono quindi indicati diverse specie che appartengono alla:
- famiglia Sciuridae (che comprende i nostri scoiattoli);
- famiglia Anomaluridi;
- famiglia Cynocephalidae;
- famiglia Petauridi.
Le ultime tre famiglie, anche se le specie che comprendono non sono propriamente scoiattoli,vengono spesso indicate come “scoiattoli volanti”. Per esempio, il famosissimo petauro dello zucchero è un piccolo marsupiale della famiglia dei Petauridi; nonostante ciò è comunemente conosciuto come “lo scoiattolo volante”.
Lo scoiattolo rosso
Lo scoiattolo rosso, o Sciurus vulgaris, è una delle specie di scoiattolo più diffuse in tutta l’Eurasia, anche se a causa dell’antropizzazione il suo numero è diminuito nei paesi più industrializzati. Possiamo trovarne solitamente nei boschi di conifere, sopratutto nell’Europa settentrionale, mentre in Siberia e nelle regioni più fredde popolano i baschi di pini e abeti. E’ una specie nella media per dimensioni ma più piccolo rispetto al cugino, lo scoiattolo grigio (tipico dei paesi orientali e americani). Lo scoiattolo rosso va dai 19 ai 23 cm di lunghezza ed un peso che va dai 250 ai 340 g senza particolari differenza di sesso. Oltre alle dimensioni, come si può intuire dal nome, lo scoiattolo rosso differisce dal grigio per il colore del pelo.
Lo scoiattolo rosso, come la maggior parte degli scoiattoli, ha artigli ricurvi e molto affilati con sui si arrampica sugli alberi, tra i loro rami e persino sulle pareti degli edifici. Inoltre le sue zampe posteriori sono molto muscolose e gli consentono di saltare lunghe distanze per passare da un ramo ad uno vicino. Contrariamente a quanto si possa pensare, questa specie di scoiattolo è anche in grado di nuotare.
Va evidenziato infine come lo scoiattolo rosso sia inserito nell’elenco di animali protetti della Convenzione di Berna. Questa convenzione è stata firmata dagli Stati membri del Consiglio d’Europa a Berna nel 1979 (entrando però in vigore nel 1982) con lo scopo di preservare flora e fauna selvatiche e dei loro habitat naturali. Purtroppo, nonostante ciò lo scoiattolo rosso viene catturato per essere addomesticato o addirittura cacciato per la sua pelliccia.
Fonte
- Squirrels of the world
Google Scholar - Squirrels: the animal answer guide
Google Scholar - Characteristics of British Red Squirrels
British Red Squirrel