Masdar City è un progetto fuori dal comune, con il quale un’importante società vuole far vedere al mondo intero che vivere in modo ecologico e sostenibile è possibile e anzi è necessario per il bene del pianeta e dell’umanità.
IN BREVE
Fin dall’antichità si adottarono presto diversi sistemi di salvaguardia ambientale, ad esempio nell’antica Roma il suo moderno impianto di fognatura la fece prosperare fino a costituire un impero che fu il centro del globo per molti secoli.
Oggi invece chiunque voglia accingersi in questa impresa deve per forza di cose riuscire a contrastare il nemico numero uno del secondo millennio, cioè l’inquinamento, e dotarsi dunque dei più moderni metodi di produzione energetica rinnovabile, infatti in questo momento l’impresa più grande e importante che l’umanità deve compiere è quella di convertire una società basata sui combustibili fossili in una società in grado di soddisfare il sul fabbisogno energico in maniera totalmente pulita e ecologica, attingendo dalle sorgenti infinite di energia, come il sole, il vento, i fiumi, il mare e addirittura il calore che proviene dalle profondità della Terra. Ecco dunque che si iniziano a costruire impianti fotovoltaici e termici, idroelettrici (come la diga delle tre gole in Cina), geotermici, eolici e molto altro. Proprio con il principio di convivere in maniera armoniosa con l’ambiente verranno costruiti gli insediamenti futuri e anzi una città in particolare lo sta già facendo nel presente.
Ed ecco allora che a 15 km da Dubai, nel mezzo del deserto, nascerà nel 2020 Masdar City (“città sorgente”), con la peculiarità di essere la prima città del mondo a zero emissioni. Un investimento di ben 22 miliardi di dollari per una città che sembra uscita da un film di fantascienza, ma in termini temporali, la possiamo trovare a due passi.
Masdar City prende il nome dalla società che l’ha progettata: la Masdar, un colosso delle energie rinnovabili, controllata dalla Mubadala Development Company, società specializzata nel campo immobiliare ed economico controllata dal Governo di Abu Dhabi.
L’inizio dei lavori risale al 2008 e dovrebbero concludersi entro il 2020. Tuttavia, in parte, ci sono già alcune zone abitabili. Un volta terminata la sua costruzione, i residenti dovrebbero essere circa 50.000, insieme ad alcune centinaia di imprese, legate all’alta tecnologia e alle energie rinnovabili.
La città futuristica coprirà una superficie di 640 ettari e consumerà il 75% di energia in meno rispetto ad una città tradizionale di pari dimensioni, in vista della società del post petrolio, quella che non sarà più dipendente dai combustibili fossili.
E allora come farà ad alimentarsi?
La città sostenibile usufruirà per l’80% di una centrale fotovoltaica che copre 21 ettari e produce 40.000 MW di energia, il resto dell’energia deriverà dall’eolico e dai rifiuti.
Inoltre per minimizzare al meglio i consumi e sfruttare al massimo tutte le fonti di energia, gli edifici saranno posizionati strategicamente in modo da usufruire dell’energia termica prodotta dal calore del vento marino utile per raffreddare, grazie a questa fondamentale idea ci sarà un forte risparmio di energia, basti pensare che ad Abu Dhabi in estate il 70% dell’energia se ne va per i soli impianti dell’aria condizionata.
Insomma: zero emissioni, zero rifiuti, acqua riciclata all’80% e non solo, anche il trasporto sarà green grazie al Personal Rapid Transit, creato da un’azienda italiana. Si tratterà di taxi elettrici che si muoveranno su magneti posizionati nell’asfalto a intervalli regolari, privi di conducente e con una velocità massima di 40 km/h. Per giungere a destinazione basterà digitare su uno schermo l’indirizzo per arrivare alla fermata desiderata. Mentre in una corsia sopraelevata circoleranno pedoni e biciclette. Non sarà però vietato l’uso dell’automobile anche se ridotto al minimo a sostegno dei mezzi pubblici e comunque sia per mettersi in moto non utilizzeranno combustibile, ma saranno ecologici anche quest’ultimi. Si può pensare che questo rivoluzionario progetto necessiti una spesa esagerata, e invece non è così, infatti ha gli stessi costi di una linea di tram: 10-15 milioni per chilometro contro i 70-80 di una linea metropolitana scavata sottoterra.
Masdar City è sicuramente un progetto molto ambizioso, che punta a far svegliare il mondo intero dal sonno in cui è caduto da più di un secolo, l’obbiettivo è voltare pagina e riuscire ad utilizzare le nuove tecnologie sviluppate negli ultimi anni in maniera efficace, creando una società nuova, più smart e eco-sostenibile. Innovazione e ecologia saranno le parole d’ordine per questa città a zero emissioni, tanto che in essa sarà presente anche un’università che lavorerà in stretta collaborazione con il MIT (Massachusetts Istitute of Technology) proprio per sviluppare nuove tecnologie in grado di migliorare la vita cittadina senza intaccare l’ambiente circostante.
Speriamo che questa città futuristica faccia da esempio al mondo intero e che tutti capiscano che è possibile vivere in stretta armonia con madre natura, semplicemente facendo dei piccoli sacrifici, ad esempio gettando i rifiuti negli appositi cestini, riciclando il possibile, oppure chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti, o ancora spegnendo le luci che non utilizziamo.
Fonte
- Mubadala
Sito Ufficiale - Masdar
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