Per molti di noi sono animali spaventosi e pericolosi, ospiti indesiderati delle nostre case, per altri sono animali interessanti e utili: parliamo dei miriapodi, il Subphylum degli artropodi di cui fanno parte centopiedi e millepiedi, ma non solo. Scopriamo le loro caratteristiche e i loro adattamenti. Sono davvero pericolosi per l’uomo? Come evitarli e come eliminarli dalle nostre case?
IN BREVE
Indice
- 1. «ARTROPODIZZAZIONE»: IL SEGRETO DEL SUCCESSO
- 2. MIRIAPODI: GLI INVERTEBRATI CON PIÙ ZAMPE DEL REGNO ANIMALE
- 2.1. Classe Chilopoda: i centopiedi
- 2.2. Scolopendra: il Genere dei centopiedi giganti
- 2.3. Classe Diplopoda: i millepiedi
- 2.4. Archispirostreptus gigas: il millepiedi più grande del mondo
- 2.5. Classe Pauropoda
- 2.6. Classe Symphyla
- 3. COME ELIMINARE I MIRIAPODI?
«ARTROPODIZZAZIONE»: IL SEGRETO DEL SUCCESSO
Con questo termine si intende l’insieme dei cambiamenti e delle novità evolutive che sono comparse negli artropodi, e che hanno permesso a questi organismi di essere il più vasto insieme di animali viventi sulla Terra, diffusi in tutti i tipi di ambienti. Ma quali sono questi cambiamenti? Un esoscheletro che garantisce protezione ed elasticità, composto da cuticola (procuticola + epicuticola), composta soprattutto da chitina. L’epicuticola è composta da proteine stabilizzati mediante legami chimici incrociati, fenomeno noto come sclerotizzazione. La procuticola è composta da due strati, esocuticola e endocuticola, entrambi contenenti chitina. Questo esoscheletro fornisce vantaggi, è leggero, protegge dalla disidratazione e da stress fisici, ma è non estensibile, per questo gli artropodi devono andare incontro a mute continue per poter crescere di dimensioni. Segmentazione del corpo: negli artropodi si è verificata la tendenza verso la combinazione dei segmenti del corpo, a formare gruppi funzionali definiti come tagmata, che nel caso dei miriapodi sono due. L’aria viene mandata direttamente alle cellule tramite un sistema tracheale, che però limita la taglia corporea. Il sistema digerente è completo, con pezzi boccali specializzati. Il sistema circolatorio presenta un cuore dorsale contrattile. Gli organi di senso sono molto sviluppati: occhi composti, organi di senso per olfatto, udito, equilibrio e chemioricezione. La riproduzione dei miriapodi prevede individui di entrambi i sessi. Anche la metamorfosi è un aspetto importante per gli artropodi, perché con questo processo riducono la competizione intraspecifica: larve e adulti usano fonti di cibo diverse.
MIRIAPODI: GLI INVERTEBRATI CON PIÙ ZAMPE DEL REGNO ANIMALE
I Miriapodi sono sono un Subphylum degli artropodi, ed il loro nome deriva dal greco (myrias, “una miriade” + pous, “piede”), a causa della loro caratteristica peculiare: hanno infatti il corpo composto da due tagmata (capo e tronco), con un paio di appendici uniramose su quasi tutti i segmenti del tronco, perciò hanno decine o centinaia di zampe, da cui deriva il nome comune di “millepiedi”. Tutti noi spesso osserviamo dei miriapodi in casa, ma niente paura, non serve pensare a come eliminarli, perché sono ospiti utili che possono eliminare altre specie ben più fastidiose, come molti insetti. I miriapodi velenosi, pericolosi per l’uomo, sono molto rari, e sebbene presenti anche in Italia, il loro veleno difficilmente può causare effetti gravi. Quali sono le caratteristiche dei miriapodi? Il loro capo ha un paio di antenne, un paio di mandibole e due paia di mascelle (un paio nel caso dei diplopodi). Una particolarità riguarda il sistema di respirazione dei miriapodi: infatti, come nel caso di alcuni aracnidi, gli scambi respiratori avvengono tramite superficie corporea e con un sistema di trachee. Alcune forme giovanili acquatiche possono respirare con delle branchie. Al Subphylum Myriapoda appartengono quattro classi: Chilopoda (centopiedi), Diplopoda (millepiedi), Pauropoda e Symphyla. Vediamo, in dettaglio, alcuni esempi di questi miriapodi.

Classe Chilopoda: i centopiedi
I centopiedi sono particolarmente temuti dall’uomo, ma solo alcune specie sono realmente pericolose, e spesso vivono in ambienti tropicali. Il comune centopiedi, la scutigera, si trova spesso nelle nostre case, negli ambienti umidi, ma è innocua. Queste specie vivono spesso in luoghi umidi, come cavità, e sono prevalentemente carnivori, cibandosi di lombrichi, blatte e insetti vari. Sono dotati di artigli veleniferi con cui uccidono le prede, che poi masticano con le mandibole. Il corpo dei centopiedi è schiacciato e presenta dalle 15 alle circa 180 paia di zampe, presenti in ciascun segmento ad eccezione di quello dietro al capo e degli ultimi due. Le appendici del primo segmento sono state modificate ad artigli veleniferi. Invece, l’ultimo paio di zampe è più lungo e ha funzioni sensoriali. Nel capo si trovano un paio di antenne, un paio di mandibole e uno o due paia di mascelle. Gli occhi sono posti sul lato dorsale del capo e sono costituiti da gruppi di ocelli. Il sistema digerente presenta all’ingresso le ghiandole salivari, mentre nella parte finale si svuotano due paia di tubuli malpighiani. Il cuore è presente in forma allungata, con un paio di arterie in ciascun segmento. Nei centopiedi i sessi sono separati, ma alcuni depongono uova, mentre altri sono vivipari. I piccoli non vanno incontro a metamorfosi.
Scolopendra: il Genere dei centopiedi giganti
Le scolopendre hanno un corpo massiccio e robusto. Il corpo è appiattito e protetto da placche composte da chitina, collegate tra loro da membrane flessibili. A causa della natura del loro esoscheletro, che non cresce al crescere del resto del corpo, le scolopendre sono soggette a mute nel corso del loro sviluppo. Il tronco è suddiviso in 21-23 segmenti, ciascuno di essi dotato di un paio di zampe, adattate per muoversi velocemente. Il veleno delle scolopendre contiene acetilcolina, istamina e serotonina: è tossico per l’uomo, a cui può causare, oltre a dolore nel sito di iniezione, infiammazione e anche sintomi sistemici come febbre, debolezza e sudorazione, sintomi comunque non gravi rispetto a quanto causato dal veleno dei serpenti velenosi in Italia. Il genere Scolopendra annovera due specie molto rilevanti: Scolopendra gigantea, il centopiedi più grande del mondo, e Scolopendra cingulata, la scolopendra più comune nell’area del Mediterraneo.
- Scolopendra gigantea, o centopiedi amazzonico gigante, è una specie che può arrivare a misurare 30 centimetri di lunghezza, ed è diffusa in Sud America, anche se sono numerose le segnalazioni anche in Centro America, dove si ritiene la specie sia stata liberata accidentalmente. Il suo habitat è la foresta pluviale, dove si nutre di altri artropodi, di anfibi, rettili, e mammiferi. Questa specie è prettamente carnivora, e nel suo menù ci rientrano tutte le specie che può sopraffare, da tarantole a piccoli serpenti, piccoli uccelli e piccoli mammiferi. Alcuni grandi esemplari possono addirittura catturare dei pipistrelli, salendo sul soffitto delle caverne dove questi mammiferi trovano riposo. Paradossalmente, le sue dimensioni e i suoi colori rendono questa specie molto popolare tra gli amanti degli artropodi, che possono ospitarle nei terrari.
- Scolopendra cingulata è piuttosto comune nel Mediterraneo, e si trova anche in Italia. Raggiunge medie dimensioni, intorno ai 10-15 centimetri. Vive in ambienti umidi e spesso si trova nel detrito o nella lettiera in decomposizione. Anche questa specie è carnivora, e può persino uccidere piccoli rettili, come le lucertole. Scolopendra cingolata è un animale relativamente innocuo per l’uomo: il suo morso è doloroso, ma comunque avviene solo se l’animale si sente in pericolo. Può causare reazioni locali (arrossamento, gonfiore, prurito, dolore), ma in soggetti particolarmente allergici dopo la puntura può essere necessaria la somministrazione di farmaci.

Classe Diplopoda: i millepiedi
Ci sono più di 10.000 specie di millepiedi in tutto il mondo. I millepiedi si differenziano dai centopiedi non tanto per il numero di zampe, ma per altre caratteristiche: hanno un corpo subcilindrico, formato da 25 a 100 segmenti, in cui i primi quattro segmenti hanno un paio di zampe, mentre i restanti segmenti addominali presentano due paia di zampe, dando l’illusione di avere migliaia di zampe, da cui il nome millepiedi. Il capo porta due gruppi di occhi semplici, un paio di antenne, di mandibole e di mascelle. Su ciascun segmento addominale sono presenti degli spiracoli, che si aprono in camere d’aria da cui partono poi le trachee per la respirazione. I millepiedi sono meno attivi dei centopiedi, ma preferiscono anch’essi luoghi umidi e bui dove vivere, come le cavità sotto legna o pietre. Questa classe di miriapodi sono erbivori per la maggior parte, e si nutrono di materiale vegetale in decomposizione o di piante vive, a seconda della specie. Essendo animali piuttosto lenti, per sfuggire alla predazione sono in grado di produrre sostanze tossiche e repellenti dalle ghiandole repugnatorie, poste lungo i lati del corpo. In molte specie le appendici del settimo segmento sono specializzate come organi copulatori: dopo l’accoppiamento le femmine depongono le uova e le curano. Inizialmente le larve presentano solo un paio di zampe su ogni segmento.
Archispirostreptus gigas: il millepiedi più grande del mondo
Archispirostreptus gigas, con i suoi circa 35 centimetri, è il millepiedi più grande del mondo. Ha circa 256 zampe, e una circonferenza di circa 70 millimetri. Si trova negli habitat di pianura dell’Africa orientale, preferibilmente in foreste ricche di vegetazione. Possono vivere fino a 10 anni, e usano diverse tecniche di difesa in caso di attacco: possono arricciarsi in una spirale esponendo solo l’esoscheletro duro, producendo un liquido irritante dal corpo. Questo liquido può essere tossico se introdotto negli occhi o nella bocca. Grazie a questa difesa, questo millepiedi è uno dei pochi invertebrati che le formiche cacciatrici non sono in grado di catturare come preda. Un’altra curiosità riguarda la presenza di acari sul loro corpo: questi acari in realtà aiutano i millepiedi a tenere pulito il loro esoscheletro, ricevendo in cambio cibo e protezione, ed è quindi una simbiosi. Sebbene Archispirostreptus gigas sia il millepiedi più grande del mondo, non è quello con più zampe: questo record appartiene infatti a Illacme plenipes, con le sue circa 600 zampe, ma sono stati osservati esemplari anche con 700-800 zampe. Nonostante abbia più zampe di qualsiasi altro organismo sulla Terra, è relativamente piccolo, con una lunghezza intorno ai 3 centimetri.

Classe Pauropoda
I pauropodi (dal greco pauros, “piccolo” + pous, “piede”) sono un gruppo di piccoli miriapodi, di dimensioni inferiori ai 2 millimetri, di cui fanno parte circa 500 specie, stretti parenti dei Diplopoda. Sono i meno conosciuti tra i miriapodi. Hanno un corpo molle, e vivono in ambienti umidi, nella lettiera o nella vegetazione in decomposizione. Hanno un piccolo capo dotato di antenne ramificate, ma privo di occhi, nonostante abbiano un paio di organi sensoriali simili a degli occhi. Il tronco presenta 12 segmenti, ma le zampe sono presenti solo in nove di questi segmenti. Hanno delle piastre tergali sul dorso, e ogni piastra copre due segmenti. A differenza degli altri miriapodi, nei pauropodi mancano le trachee e il sistema circolatorio.
Classe Symphyla
I Symphyla (dal grego syn, “insieme” + phylon, “tribù”) sono un gruppo di miriapodi, di cui fanno parte circa 160 specie. Hanno dimensioni comprese tra 2 e 10 millimetri, con un corpo piuttosto simile a quello dei centopiedi. Possiedono corpi molli, con un tronco composto da 14 segmenti, 12 dei quali con zampe. Il loro habitat è l’humus, la lettiera e zone ricche di detrito. Sono privi di occhi, ma alle base delle antenne hanno delle fossette sensoriali. Il sistema tracheale è piuttosto limitato. Alcune specie, come quelle del genere Scutigerella, sono dannose per alcuni fiori, e sono un problema nelle serre.

COME ELIMINARE I MIRIAPODI?
Il consiglio è sempre di non eliminare queste specie, soprattutto laddove siano ospiti occasionali delle nostre case. Tuttavia, laddove ci si ritrovasse di fronte ad un’infestazione, ci sono diversi metodi per eliminare questi artropodi e per prevenire la loro comparsa. Millepiedi e centopiedi possono essere eliminati fisicamente, o mediante appositi spray. A livello di prevenzione, si possono usare repellenti esterni o pesticidi, che nel caso non si sappia da dove provengono gli animali, possono essere usati per tutto il perimetro della casa, o nei punti di accesso più facili, come le porte o le finestre. Inoltre, queste specie vivono tutte in ambienti umidi, perciò se intorno casa ci sono luoghi idonei, come aiuole, o rimesse per la legna, possono essere usati anche in quel caso dei repellenti. Gli ambienti umidi possono essere presenti però anche in casa, per questo in certi casi può essere utile avere un deumidificatore in grado di ridurre l’umidità. Si possono poi in alcuni casi gravi assumere dei professionisti, ma se si vive in campagna, anche galline e polli possono fare da guardia contro questi ospiti non sempre graditi.
Fonte
- Integrated Principles of Zoology 16° edizione
McGraw-Hill Education